Panoramica sul ritiro

Accostare la meditazione al mondo del lavoro può apparire una forzatura. Quale utilità potrebbe avere una pratica passiva, inattiva, isolata, poco produttiva nei confronti di persone che ogni giorno si confrontano con la competizione, il guadagno, la complessità, la velocità, l’urgenza?

In effetti così può sembrare, ma tutto è governato dalla mente e una mente allenata si esprime al meglio nelle condizioni dove la presenza mentale, l’attenzione, la concentrazione possono fare la differenza.

La pratica della meditazione, sotto la guida di mani esperte (cioè guidati da chi ha almeno un paio di decenni di esperienza di pratica e di insegnamento) può trasmettere delle skills facilmente utilizzabili nel quotidiano lavorativo.

Non si tratta di camminare sui carboni ardenti, o sentirsi dei super uomini, bensì imparare ad ascoltare. Se stessi e gli altri. Un ascolto raffinato, sottile, diretto che attiva la consapevolezza e ci induce all’osservazione degli innumerevoli filtri che utilizziamo per guardare la realtà e che ci possono allontanare dalla corretta e imparziale visione di ciò che abbiamo davanti

È una questione di equilibrio e come ha detto Buddha si tratta di conquistare “la Via di Mezzo”.

Questo raffinato training non è possibile acquisirlo leggendo libri o seguendo tutorial. Occorre un’esperienza intensa, diretta, faticosa, lucida di Pratica, possibilmente in un luogo non convenzionale.

Il Sacro Eremo di Camaldoli, a 1100 metri di altezza, immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, in provincia di Arezzo, accoglie da secoli (1012 anno di costruzione) l’attività di preghiera, studio e contemplazione dei monaci camaldolesi (tuttora presenti) e di chi è in cerca di un percorso spirituale. È il luogo ideale per vivere l’esperienza di un ritiro di meditazione.

Un weekend lungo per ricentrarsi, ricaricarsi, rinvenire energie, slancio, senso per ritrovare o confermare il nord della nostra bussola interna.

Un esperienza profonda che può essere incontrata prima, durante o dopo un cambiamento. Un “tagliando” per prevenire stress e burn out o per gestirli meglio.

Per partecipare non è richiesta nessuna preparazione o esperienza, ma soltanto la disposizione ad accogliere l’insegnamento dell’ascolto.

Le giornate saranno scandite da esercizi di meditazione, camminate nella foresta, conversazioni di gruppo e individuali con chi guida il ritiro e con i monaci dell’Eremo.

Si mangerà cibo a km zero, si vivranno giornate intense e dense di attività, ci sveglieremo all’alba, visiteremo l’antica biblioteca che contiene testi originali dell’epoca di Carlo Magno e molto altro.

Con Giancarlo Shinkai Carboni, che guida il ritiro, sperimenteremo come il mentoring spirituale possa rappresentare una risorsa sorprendente nel nostro percorso di crescita personale e professionale.

La partecipazione è limitata dal numero di posti della foresteria che si compone di poche stanze.

Struttura del ritiro

Il ritiro si sviluppa in tre giorni.

L’attività inizia alle 18.30 del venerdì e termina alle 12.30 della domenica.

Il programma prevede varie attività che hanno come focus un profondo e sottile lavoro sui propri automatismi e condizionamenti.

Costi

La quota di partecipazione del ritiro è di 500€ tutto incluso.

La quota comprende vitto e alloggio.

Il formatore e guida del ritiro

Giancarlo Shinkai Carboni, monaco buddhista Zen (regolarmente iscritto nel registro monastico di Parigi e Tokyo) pratica la meditazione dal 1987. Si è dedicato all’insegnamento della meditazione/mindfulness attraverso un suo metodo d’insegnamento laico, molto semplice, che propone in Italia e in Francia. Guida mensilmente ritiri di meditazione all’Eremo di Camaldoli. Svolge corsi di meditazione all’interno di due istituti penitenziari. Svolge attività formativa per il Dipartimento Dipendenze dell’AUSSL 1 di Belluno e per il Ceis di Verona in comunità terapeutiche ad esso correlate. Offre assistenza spirituale a persone che si trovano alla fine della loro vita e loro familiari.   

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